Dove siamo
Terlano – Adagiata fra monti e palme
L’Alto Adige, la terra in cui sorge Terlano, è una formidabile fucina di contrasti che si fondono in un insieme armonico: nel cuore di questa provincia, la più settentrionale d’Italia, le guglie alpine fanno da sfondo a paesaggi mediterranei, la lingua italiana si sovrappone a quella tedesca, e l’innata curiosità per il mondo si fonde con tradizioni secolari.
Il villaggio vinicolo di Terlano si trova a metà strada fra le città di Bolzano e Merano. Qui, dove l’ampia valle dell’Adige si sviluppa in direzione Sud-Est, sulla sponda orografica sinistra il centro abitato e i vigneti di Terlano si adagiano sui versanti di porfido rosso del Monte Zoccolo.
Zona DOC
Grazie alle sue caratteristiche climatiche e geologiche particolari, il territorio di Terlano si è meritato una propria denominazione d’origine controllata (DOC). Ciò significa che, oltre alla denominazione “Alto Adige”, i vini di Terlano recano anche l’appellativo di terroir “Terlaner”. L’indicazione “classico” è riservata ai vitigni tipici che crescono nella zona classica del vino di Terlano, che si estende fra i comuni di Andriano, Nalles e Terlano.
I cru di Terlano:
In una zona dove l’altitudine dei vigneti varia tra i 250 e i 900 metri sul mare, la scelta del vitigno giusto è essenziale. Le zone più a fondovalle sono più adatte per uve come il Lagrein, il Cabernet o altri vitigni da vini rossi corposi. Il Pinot nero e i bianchi, invece, prediligono i versanti più freschi. Ecco perché la Cantina di Terlano produce una linea di vini che abbraccia i seguenti cru, o vigneti:
Terreno
Alto Adige Santa Maddalena DOC
- Altitudine: 250 - 900 m s. l. m.
- Pendenza: 5 - 70 %
- Orientazione: Sud - Sudovest
- Zona di provenienza: Bolzano
Fin dai primordi della viticoltura in Alto Adige, fra le aree vinicole più prestigiose spiccano le colline e i ripidi pendii di Santa Maddalena, a Nord di Bolzano, da cui prende il nome il vino omonimo, prodotto con uve Schiava cresciute su questi terreni ben ventilati e facilmente riscaldabili, formati da colate moreniche di porfido e dolomia.

